La lotta per il matrimonio gay e, per estensione, per l’uguaglianza dei diritti di tutta la comunità lgbt è sempre più diffusa. In Colombia, per esempio, Alba Luz Pinilla (in foto), deputata del Polo Democrático Alternativo, ha presentato un’iniziativa per discutere sulla legalizzazione del matrimonio egualitario nel paese latinoamericano.
Il progetto di legge presentato da Alba Luz Pinilla alla Camera mira a ottenere che il matrimonio cessi di essere esclusivo appannaggio delle coppie eterosessuali, secondo i dettami della Corte Costituzionale colombiana. La Corte, infatti, nel 2011 ha ingiunto al Parlamento della Colombia di equiparare i diritti delle coppie gay e di quelle eterosessuali entro il mese di giugno del 2013. Nel caso in cui il Parlamento non legiferi, a termini scaduti le coppie dello stesso potranno presentarsi dinanzi a un notaio per chiedere la legalizzazione della loro unione e ottenere diritti simili a quelli del matrimonio civile.
Alba Luz Pinilla così spiega la sua proposta di legge:
Sono state depositate altre iniziative che creano figure come quelle dell’unione civile e che vanno a dare gli stessi diritti del matrimonio. Ma se le cose stanno così, perché non chiamarlo matrimonio? Il solo fatto di chiamarlo in altro modo, infatti, fa sì che continui la discriminazione contro le persone lgbt. Il nostro progetto di legge è l’unico che equipari le copie omosessuali e quelle eterosessuali e permetta a entrambe di sposarsi. Nonostante gli indubbi passi in avanti in temi quali i diritti patrimoniali o l’assistenza sanitaria per coppie dello stesso sesso, è necessario procedere spediti verso l’eliminazione di ogni forma di discriminazione.
Fonte: http://www.queerblog.it