L’Italia ha bisogno di uguaglianza e di diritti, non di vecchi e nuovi fascismi.

“L’Italia ha bisogno di figli, non di omosessuali”. Con questo inequivocabile messaggio, comparso sui manifesti affissi in questi giorni, Forza Nuova inaugura la sua campagna 2012 per la difesa della famiglia. “Forza Nuova”, leggiamo sul sito del movimento fondato nel 1997 dal Roberto Fiore e Massimo Morsello, “difende e promuove la famiglia tradizionale”. Già negli anni scorsi, favorendo la propria visibilità, Forza Nuova concentrò la sua attività di propaganda contro la dignità delle persone omosessuali. “L’Italia ha bisogno di figli, non di omosessuali. Stop al Gay Pride”, leggevamo nel 2000, a ridosso del World Pride organizzato a difesa dei diritti civili ed umani delle persone omosessuali e transessuali, a Roma, dal 1 al 9 luglio, dal Circolo Mario Mieli. L’anno dopo, nel 2001, un nuovo manifesto: “Dietro un omosessuale si nasconde un pedofilo. Stop al Gay Pride”. “No al Gay Pride. No alla pedopornografia. L’Italia ha bisogno di figli, non di omosessuali”, nel 2002. “No more gay. Basta froci!”, scrivevano nel 2007. “Difendiamo la famiglia e la vita. No Gay Pride” qualche anno dopo.

Una mobilitazione politica permanente, a quanto pare, tesa a ribadire con forza concetti semplici quanto scientificamente, politicamente e sociologicamente non fondati. Secondo questi maître à penser l’omosessualità è contagiosa (più se ne parla più si corre il rischio di veder aumentare il numero di persone omosessuali), la promozione dei diritti civili ed umani delle persone “affette” da essa comprometterebbe la crescita demografica della popolazione e l’estensione di diritti civili alle coppie non eterosessuali comporterà l’estinzione della famiglia “tradizionale”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, è opportuno ricordare ai neofascisti di Forza Nuova, definisce l’omosessualità una “variante naturale del comportamento umano”. L’omosessualità, inoltre, è sempre esistita, ad ogni latitudine e longitudine del pianeta, e non mi sembra abbia mai messo in pericolo la crescita demografica, nemmeno in quei Paesi in cui, ormai da anni, esiste uguaglianza formale e sostanziale tra cittadini a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. La campagna di Forza Nuova ignora, infine, che finché nasceranno bambini, continueranno a nascere anche omosessuali.

A poche ore di distanza dall’avvio della campagna di Forza Nuova, per iniziativa di ignoti che preferiscono celare la loro identità, è stata inaugurata una pagina Facebook dal titolo “Omosessualità? No, grazie” (https://www.facebook.com/Omosessual…). Il repertorio dei luoghi comuni, in questo caso, arriva a sfiorare il reato.

Su questa pagina, infatti, leggiamo: “Da almeno trent’anni, nella società occidentale, opera una potente lobby che vuole far entrare nella testa della gente questa semplice idea: l’omosessuale è come un mancino (…). “L’omosessualità”, sostengono gli amministratori di questa pagina, “è una condizione patologica dalla quale chiunque, se vuole, può uscire”.

Rifacendosi, nelle premesse, alle discutibili teorie “riparative” dello psicologo americano Joseph Nicolosi, che ipotizza la possibilità di uscita dall’omosessualità, i fondatori della pagina arrivano a soluzioni ben più estreme per suggerire una “cura”: la pena di morte per i gay e lo stupro di gruppo per le lesbiche.

Gli iscritti alla pagina attingono da un repertorio altrettanto poco originale per “soluzioni” contro la diffusione dell’Aids (il matrimonio), contro l’autodeterminazione delle donne, contro l’ateismo, contro il diffondersi della cultura islamica e contro le persone transessuali.

La campagna di Forza Nuova e i messaggi pubblicati nella pagina Facebook “Omosessualità? No, grazie”, segnano il “punto di non ritorno” al quale stiamo rischiando di arrivare. A dimostrazione di questo le continue aggressioni fasciste ai danni di persone omosessuali e transessuali di cui quelle campagne denigratorie, quei messaggi postati su internet senza alcun tipo di controllo e le condanne quotidiane da parte delle gerarchie vaticane sono, direttamente o indirettamente, ispiratrici e complici.

Di fronte a questi gravi fatti la politica tace. Tacciono le Destre, poiché simpatizzano spesso per queste idee, tace il Centro, sempre più genuflesso davanti ai diktat di chi considera l’omosessualità ed il transessualismo una “colpa”, tace o balbetta malamente la Sinistra presente in Parlamento poiché non ha gli strumenti per interpretare e arginare questi rigurgiti neofascisti.

Il nostro Paese ha bisogno di un nuovo Illuminismo e di una classe politica e dirigente più laica che sappia gestire oltre all’emergenza economica anche l’emergenza sociale e quella culturale ad essa strettamente legate.

Gli strumenti per combattere l’ignoranza, il pregiudizio e l’odio nei confronti di chi è “diverso” sono, ancora oggi, la cultura e i saperi. Solo tornando a fare un uso critico della ragione infatti, a partire dalla scuola, sarà possibile fornire risposte giuste e risolutive per debellare dalla nostra società, una volta per tutte, l’omofobia e la transfobia.

Numerosi gli interventi necessari, a cui la politica, ad ogni livello e grado, dalle amministrazioni locali al Parlamento nazionale dovrà ricorrere se vorrà contribuire alla soluzione di questo problema. Azioni educative e di prevenzione, campagne informative, azioni positive volte al contrasto dei pregiudizi, approvazioni di leggi che condannino l’omotransfobia e che riconoscano uguaglianza alle persone omosessuali e transessuali.

L’Italia ha bisogno di uguaglianza e di diritti, non di vecchi e nuovi fascismi. Alla Sinistra, anche su questi temi, spetta la sfida di proporre un modello culturale e sociale alternativo alle Destre.

Mauro Cioffari

Come le Destre interpretano le istanze del movimento omosessuale e transessuale.

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1352004208846.2051094.1493625297&type=1

Fonte:

http://www.sel.lazio.it

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