Legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo. Favorevoli 265, contrari 193. La Camera approva.

Primo via libera del Parlamento alla legge contro l’omofobia. La Camera, con 265 voti favorevoli, 193 contrari e 1 astenuto, ha infatti approvato il testo unificato delle proposte di legge “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere e alla disabilità”.

Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. L’iter è stato lungo e travagliato: a un anno esatto dall’incardinamento in commissione Giustizia, con l’avvio dell’esame nel gennaio scorso, il testo arriva in Aula dopo aver subito diverse modifiche, frutto di una difficile mediazione all’interno della stessa maggioranza.

Contro la legge si è opposto sin dall’inizio il centrodestra, che giudica il provvedimento lesivo della libertà. L’accusa rivolta alla maggioranza è di voler introdurre nell’ordinamento giuridico “il pensiero unico”.

Il testo modifica i delitti contro l’uguaglianza previsti dagli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, per aggiungere alle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi gli atti discriminatori fondati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e sulla disabilità”. Inoltre, istituisce la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, che si celebra il 17 maggio, e prevede iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado.

Questi i punti cardine del provvedimento:

– Omofobia è reato penale: la legge modifica la cosiddetta Legge Mancino (“Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa”) e, quindi, l’articolo 604 bis del codice penale, aggiungendo tra i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, punibili con la detenzione, anche gli atti di violenza o incitamento alla violenza e alla discriminazione “fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità”.

– Punite anche discriminazioni contro disabili: inserita durante l’esame in Aula, la modifica al testo inserisce tra i reati di discriminazione anche quelli commessi contro i disabili.

– Fino a 6 anni di carcere: il reato di omofobia è punito, come gli altri reati di discriminazione, in base all’articolo 604 bis del codice penale, con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro per chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e sulla disabilità; è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e sulla disabilità. Inoltre, la legge modifica anche l’articolo 604 ter del codice penale, relativo alle circostanze aggravanti, aggiungendo anche l’omofobia e la disabilità tra i reati la cui pena è aumentata fino alla metà. La legge modifica anche l’articolo 90 quater del codice di procedura penale, relativo alle condizioni di particolare vulnerabilità: le vittime di un reato di discriminazione godono di particolari tutele e protezioni durante il processo.

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