Usa – Il vescovo di Chicago nella bufera: “I gay? Come il Ku Klux Klan”.

Commentando l’eventualità (che per un sacerdote era diventata piuttosto una preoccupazione) che il prossimo Gay Pride di Chicago, in programma per il prossimo anno dopo che l’edizione 2011 ha sperimentato una partecipazione talmente debordante da far modificare il tragitto della parata, passasse davanti alla chiesa disturbandone le celebrazioni, il vescovo della città ha detto che “alcune manifestazioni dei gay non dovrebbero debordare in modo da farle somigliare all’intolleranza del Ku Klux Klan”: parola di Francis George, a capo dell’arcidiocesi della Sky Town.

GAY? KKK! – Il nuovo tragitto della parata di Giugno sarebbe passato davanti alla Nostra Signora del Carmelo di Chicago, proprio alle 10 del mattino, ora in cui le famiglie si recano a messa. Il locale sacerdote si è però lamentato e il comune di Chicago ha chiesto agli organizzatori di evitare di passare davanti alla chiesa per mettersi al riparo da qualsiasi pericolo: il vescovo, non contento, ci ha messo il carico. “Sono con il sacerdote. Ci dice che non terrà messa la domenica, nel caso. Non è il caso che il movimento di liberazione dei gay si trasformi in qualcosa di simile al KKK, che protesta nelle strade contro il cattolicesimo”. Il presentatore ha tentato di arginare le opinioni del prelato: “Non è un po’ forte?” Il vescovo, allora, ha debordato e confermato: “La retorica del KKK e di alcuni esponenti del movimento gay riguardo la Chiesa Cattolica è particolarmente simile. Chi è il nemico? Chi è il nemico? La Chiesa Cattolica”. Ovviamente, si è scatenato il putiferio contro il reverendo George.

MARCIA INDIETRO – “Questo parallelo oltraggioso fra la comunità gay e il Ku Klux Klan è stato così degradante e doloroso che le scuse non saranno sufficienti. L’unica via per padre George è quella delle dimissioni. Se ha ancora un brandello di dignità”, continua una delle petizioni già messe online, “se ne andrà immediatamente”. Ancora: “Siamo andati molto oltre la linea della più normale decenza, qualcosa che d’altronde George non vedrebbe nemmeno con un paio di binocoli”. Il comitato organizzatore ha in ogni caso dato ascolto alle richieste della municipalità ritardando la partenza, ma è naturale pensare che dopo quanto accaduto il corteo non filerà liscio come si prevedeva. Intanto padre George si è affrettato, tentando di arginare l’ondata di piena che lo stava sommergendo. “Ovviamente”, ha ripetuto all’Abc, “è assurdo dire che la comunità gay e lesbica sia il KKK. Ma se si organizza una parata che sembra una delle parate tali e quali a quelle che siamo stati abituati a conoscere nel nostro passato; e che ci impediscono di venerare Dio, ecco fatto il parallelo. Ma non è un parallelo fra persone, semmai fra parate”. In ogni caso il vescovo ha quasi 75 anni e quindi il mese prossimo, come da costume consolidato, invierà a Roma le sue dimissioni, sperando in una prorogatio da parte del Vaticano.

Fonte: Giornalettissimo di Tommaso Caldarelli

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