“Il giovane senza nome”. Capitolo 42.

“Il giovane senza nome”. Cap. 42

In esclusiva per GayRoma.it il romanzo di Lavinia Capogna ©

A mia madre

Capitolo 42

Il giorno seguente Isabella, Matteo e Federico partirono verso Napoli. Fu deciso che due mesi dopo si sarebbe celebrato il matrimonio di Violante ed Agnolo. Gabriel restò per vegliare su Giovanni.

La dimora aveva ritrovato la pace: i due amanti non si curavano di nulla e l’estate scorreva tranquilla. Il giardino era bellissimo e i molti alberi recavano un po’ d’ombra. Spesso Gabriel si sedeva sull’erba a leggere o a scrivere. Un messaggero portò una lettera di Gutierrez e Gabriel seppe che Miguel e Gualtiero da Vitale erano partiti per Parigi dove erano stati invitati da Eleonora Brienne. Ella desiderava farsi ritrarre dal pittore e la fama di Miguel era giunta fino alla grande casa di Alfonso Brienne. Beatrix proteggeva gli artisti e tutti lodavano la saggezza della Dama, la sua amabile conversazione, la semplicità con cui accoglieva gli ospiti, si sapeva che era figlia del defunto Papa e molti trovavano che vi fosse somiglianza tra lei e il padre segreto.

A volte Judith passeggiava assorta, pregava silenziosamente per Giovanni, ripensava al fatto che Violante fosse sua sorella. 

Violante, invece, sembrava non ricordarsi neppure che Judith fosse sua sorella. Siccome Violante non toccava mai l’argomento anche Judith taceva, del resto Violante non conversava con Judith.

Agnolo era allegro e brioso, ogni traccia di cupezza o broncio era svanita dal suo viso, con incredulità e gioia aveva riconosciuto nel dormiente il suo amico provenzale Messer Jehan.

In un giorno qualunque Judith si accorse che Giovanni aveva gli occhi aperti , gli mormorò commosse parole, ebbe la sensazione che potesse udirla. Gabriel giunse di corsa nella camera chiamato da Clareno e visitò delicatamente Giovanni: non vi era dubbio: era tornato alla vita. Il sonno era finito. Gabriel lodò Dio e fu felicissimo di aver errato previsione, era stato certo che Giovanni sarebbe morto. Lentamente Giovanni si riabituò alla vita, un giorno sorrise a Judith, un altro mosse una mano come se disavvezzo a quel corpo dovesse sentirne i movimenti. Con grande attenzione Judith seguì Giovanni e Gabriel assicurò che nulla di vitale, né l’intelletto era stato colpito dallo strano sonno. Judith gli detergeva gentilmente la fronte con acqua di rose.

Quando Giovanni riprese la parola che forse non aveva mai perduto Judith pianse. Egli ricordava la sua vita, ricordava assai bene sua madre Elena, Pietruccio, Abele, Maria, la casa romana, la capanna, Gutierrez, Isabella, Beatrix, il matrimonio con Judith…aveva solo dimenticato la notte nel giardino degli aranci in cui Maria gli aveva incautamente rivelato chi fosse il padre e che non era un fanciullo ma una fanciulla. Giovanni non sapeva più chi fosse suo padre.

“Che caso unico, singolarissimo” pensò l’elvetico.

Insieme alla guarigione cresceva di giorno in giorno l’amore di Giovanni verso Judith.

“Dunque, l’Amore è questa tenerezza ?” si chiedeva. 

Trascorse alcune settimane dal suo risveglio Giovanni mentre passeggiava in giardino accompagnato da Gabriel, la cui compagnia gli era molto amabile, vide Judith cantare sulla riva del laghetto. Non dissero nulla per non disturbarla ma Giovanni si commosse. Tornati nel salone vi trovarono Violante che stava ricamando.

“Siete rincasati finalmente ! ” esclamò con astio.

Sì Violante, il tempo incomincia ad essere inclemente ed era bene che Messer Giovanni non prendesse freddo” rispose con garbo il medico.

“Permettete che io vado a riposare” chiese poi Giovanni.

“Andate” rispose Violante gettando a Giovanni un’occhiata cattiva. Quanto detestava quella strana fanciulla! Come le erano odiosi i suoi modi raffinati ! Provava una sorta di disgusto davanti a quei lineamenti delicati, allo sguardo innocente. Nei momenti peggiori, in cui le fantasticherie più crudeli avevano il sopravvento su Violante, la fanciulla immaginava di denunciare ad un prete quelle due fanciulle. Judith le era odiosa ma meno di Giovanni da quando aveva saputo che era sua sorella e aveva notato che solo lei, Violante, era prediletta dal padre. Vedeva in Giovanni un essere contro natura e il suo odio cresceva di giorno in giorno. Giovanni lo aveva percepito e desiderava andarsene ma non aveva ancora domandato a Judith che cosa desiderava fare. Il loro matrimonio era falso, mai Giovanni aveva detto a Judith che l’amava, né Judith aveva rivelato quello che aveva pensato a Santa Maria. Mai si erano tenuti la mano e nessuno viveva più castamente come Judith e Giovanni in quella dimora, a parte Gabriel.

“Quando andrete nel vostro paese ?” chiese Violante, rimasta sola con Gabriel.

Gabriel sorrise e pensò che Violante gli aveva chiesto di andar via.

“Assai presto, Signora, è quasi inverno” rispose chinando leggermente la testa, con una vaga ironia. Violante non colse l’ironia del medico ed aggiunse:

“E i vostri amici ?”

“Non saprei”

“Non pensate che sia contro la natura ? 

“Che cosa, Signora ?

“Quel…quel matrimonio…” disse Violante con scherno.

“I cuori li pesa Dio, è scritto” rispose Gabriel.

In quel momento entrò Agnolo. Era allegro e aveva in mano alcuni tronchi di legno.

“Che piacere vedervi, Messer Gabriel !” esclamò Agnolo “Vi credevo immerso nei vostri studi” Avete ragione, Agnolo, l’ora è tarda” rispose Gabriel e fatto un inchino ai due sposi uscì.

Quella sera, quando Giovanni era disteso sul letto, osò parlare a Judith:

“Vorrei aprirti la mia anima affinché tu possa leggervi come in un libro” disse sommessamente “Essa non è bella come le pergamene che gli amanuensi scrivono e abbelliscono di disegni e figure geometriche di scintillanti colori. Ma io vorrei che per te fosse una pergamena su cui leggere tutto. Non vi è nulla che debba restare celato”

Judith abbassò lo sguardo e poi guardò Giovanni e disse: “Anch’io desidero che tu legga nella mia anima”.

Entrambe sorrisero perché vi trovarono solo Amore.

Fine

Un ringraziamento a Mauro Cioffari.

Un ringraziamento a Silvia Lanzi e Katya Parente.

INDICE:

CAPITOLO 1

CAPITOLO 2

CAPITOLO 3

CAPITOLO 4

CAPITOLO 5

CAPITOLO 6

CAPITOLO 7

CAPITOLO 8

CAPITOLO 9

CAPITOLO 10

CAPITOLO 11

CAPITOLO 12

CAPITOLO 13

CAPITOLO 14

CAPITOLO 15

CAPITOLO 16

CAPITOLO 17

CAPITOLO 18

CAPITOLO 19

CAPITOLO 20

CAPITOLO 21

CAPITOLO 22

CAPITOLO 23

CAPITOLO 24

CAPITOLO 25

CAPITOLO 26

CAPITOLO 27

CAPITOLO 28

CAPITOLO 29

CAPITOLO 30

CAPITOLO 31

CAPITOLO 32

CAPITOLO 33

CAPITOLO 34

CAPITOLO 35

CAPITOLO 36

CAPITOLO 37

CAPITOLO 38

CAPITOLO 39

CAPITOLO 40

CAPITOLO 41

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